Booking.com: una risorsa o un costo?
29/11/2022Booking.com, Expedia, Hotels.com, Airbnb, bed-and-breakfast.it, ecc.. sono tutte OTA, cioè OnLine Travel Agency, in parole povere agenzie turistiche su Internet, che vendono camere alberghiere, biglietti aerei, noleggio auto, tour turistici. Dalla loro comparsa il turismo fai da te ha avuto una forte impennata e le strutture ricettive hanno dovuto adeguarsi: sia entrando in rete con un proprio sito internet (di presentazione e con vendita diretta disponendo di un loro Booking Engine), sia iscrivendosi nelle varie OTA.
Concetto base: Volente o nolente avere una propria vetrina sulle OTA è di fondamentale importanza per una struttura ricettiva, perchè si raggiunge un targhet di potenziali clienti veramente vasto.
Quindi oggi le OTA giocano un ruolo importante nel web marketing turistico fornendo alle strutture una importante visibilità… non proprio gratuita. Ma si sà… la pubblicità si paga!
E proprio questo il punto, le OTA ti fanno pagare la visibilità che altrimenti non avresti e quindi le maggiori opportunità di vendita. Solitamente paghi una commissione sulla vendita, qualcuno invece ti fa pagare una quota fissa annuale.
Ma arriviamo al punto: la presenza sulle OTA la consideri un costo o un’opportunità?
Io le ho sempre considerate un’opportunità e quindi il bonifico mensile che devo elaborare, in loro favore, non mi pesa.
Ovviamente il concetto è molto più complesso! Ma lo semplifico ulteriormente con delle banali/semplici considerazioni.
Parto dal presupposto che mi sono fatta due conti e mi è molto chiaro il prezzo della mia camera, sia in alta che in bassa stagione. Quindi sulle OTA il prezzo che il cliente vedrà è pari al prezzo della mia camera più la percentuale della commissione che andrò a riconoscere a Booking.com. Quindi, se dobbiamo dirla tutta, la commissione è un costo che paga il cliente, per aver scelto di fare la prenotazione su booking.com piuttosto che sul mio sito.
Inoltre, sò per certo che tante prenotazioni, soprattutto in bassa stagione, non le avrei ricevute se non fossi sulla loro vetrina, anche se ho un sito ben indicizzato e con un buon Booking Engine (che consente prenotazioni dirette sul mio sito). E sò anche che tanti clienti dopo aver individuato la mia struttura su Booking.com cerca il mio sito per finalizzare la prenotazione o telefona in reception per avere un prezzo più vantagioso.
Che sia chiaro: la disintermediazione [riuscire ad ottenere prenotazioni dirette svincolandosi dalle OTA] è un lavoro per professionisti che richiede costanza, tecnica e conoscenza. Inoltre le OTA sono delle “potenze” che non puoi “sconfiggere”… quindi meglio capire come sfruttarle a proprio vantaggio.
Come si dice: “Quando non puoi sconfiggere il nemico, fattelo amico.”